Che Fine Hanno Fatto?
Fà bio Jùnior Pereira --- Jaime Ivà n Kaviedes --- Vratislav Gresko
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Fàbio Jùnior PereiraAttaccante brasiliano che i tifosi romanisti ricorderanno più per il suo soprannome (probabilmente li aveva illusi), che per le sue doti (nessuno le ha mai potute apprezzare, o forse non ne aveva).
Il "nuovo fenomeno",così lo chiamò la stampa, venne acquistato dalla famiglia Sensi per 30 miliardi di Lire nel '99 dalla squadra brasiliana del Cruzeiro, nonostante il tecnico boemo Zdenek Zeman, avesse insistito per far acquistare un altro giocatore, tale Andrij Shevchenko, attaccante ucraino della Dinamo Kiev.
Il tecnico giallorosso non venne accontentato, e neanche la famiglia Sensi, quando si accorse di aver pagato le sue prestazioni, la bellezza di 7.5 miliardi a rete. Infatti Fàbio Jùnior collezionò con la maglia della Roma 16 presenze e 4 reti in 2 stagioni.
Dopodichè, comincia il valzer delle squadre e delle casacche cambiate, abile il suo procuratore a trovargli una sistemazione.
Approda nel 2000 al Cruzeiro, 2001 Palmeiras, 2002 nuovamente Cruzeiro, 2003 Vitòria Setùbal, sempre nel 2003 Atlètico Mineiro, 2004 Kashima Antlers, 2005 Atlètico Mineiro, sempre nel 2005 Al-Wahda, dal 2005 al 2007 passa al Bochum, 2007-2008 Hapoel Tel Aviv.
Attualmente milita nelle file del Bahia, ma in futuro chissà dove lo porterà il cuore (o il suo procuratore).
Vratislav GreskoCome dimenticare "l'eroe" del 5 maggio 2002, o meglio, il colpevole del capitombolo interista all'ultima giornata di campionato.
Gresko rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi, sia di quelli interisti, che hanno visto svanire il sogno tricolore che di quelli juventini, che hanno assistito ad un vero miracolo.
Gresko rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi, sia di quelli interisti, che hanno visto svanire il sogno tricolore che di quelli juventini, che hanno assistito ad un vero miracolo.
Gresko, il terzino sinistro tanto voluto da Marco Tardelli (l'unico che rimase estasiato dalle prodezze del biondo terzino, che gli ricordava Roberto Carlos) ed acquistato dal patron Moratti, dal Bayer leverkusun per la modica cifra di 14 miliardi di Lire.
Gresko che con l'Inter aveva firmato un quinquiennale, ma che al termine della sua seconda stagione in maglia nerazzurra viene ceduto, nessuno ad Appiano Gentile voleva più vederlo.
Fece le valigie destinazione Parma, 5 presenze nel 2002-2003, passa al Blackburn collezionando 40 presenze dal 2003 al 2006.Torna in Germania, prima al Norimberga, poi nella squadra che lo ha lanciato, il Bayer, 46 presenze in Bundesliga senza illudere ne deludere nessuno.
Attualmente disoccupato.
Jaime Ivàn KaviedesAttaccante ecuadoriano, approdato al Perugia di "Big" Luciano Gaucci nel '98.
In patria,"el nine" è un'indiscussa macchina da gol, 43 reti in 36 presenze nelle file dell'Emelec, viene notato da chi ha occhio per le giovani promesse. In Italia verrà ricordato qualche anno più tardi, più per una sua esultanza che per le sue prestazioni calcistiche, 14 presenze e 4 reti.
15 luglio 2006, stadio di Amburgo, l'incontro in questione è Ecuador-Costa Rica, girone di qualificazione ai Mondiali.
L'Ecuador conduce 2 a 0, quando Kaviedes realizza la terza rete, nessuno ricorderà mai come, però quello che tutti ricorderanno, è cos'è accaduto dopo. L'attaccante esulta, s'infila le mani nei pantalocini e tira fuori una mascherina da uomo ragno, che indosserà. Quella diventerà sicuramente l'esultanza più originale mai vista ai Mondiali.
Tutti in Italia si erano dimenticati del'esistenza di quel personaggio, portato in Italia da Gaucci, dove ha giocato una sola stagione per poi girovagare per il mondo.
Kaviedes, infatti, è stato uno di quei "giocatori nomadi", che cambiano una squadra a stagione e non trovano mai pace...
Attualmente gioca in patria nel LDU Quito, dopo aver indossato le maglie di: Celta Vigo, Puebla, Real Valladolid, Porto, Barcelona Sporting Club, Deportivo Quito, Crystal Palace, Argentinos Juniors, El Nacional.
Ora "el nine", ha anche un sito internet, anche se ha cambiato numero nel frattempo.( www.ivankaviedes.com)
(Pubblicato il 24/02/2010 da Mario Fioravanti
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