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I Miti Del Calcio: Roberto Baggio


categoria | I miti del calcio

Roberto Baggio ha rappresentato per un ventennio il calciatore più forte che l' Italia calcistica abbia avuto. Baggio verrà ricordato per la sua classe, il suo sapere stare in campo, la sua riflessività. Che gli ha portato a realizzare gol impossibili ed entusiasmando anche chi non tifava per la squadra ove Baggio giocava. Baggio era il calcio italiano. E non solo. Sennò non avrebbe vinto il "Pallone D'Oro", che suggella il calciatore più forte d'Europa. Baggio era , è stato, qualcosa di più. Praticamente imbattibile tecnicamente, ancora di più , come palleggiatore, segnò diversi gol in carriera , scartando anche 6 giocatori di seguito. Napoli, Udinese, e Juve, ma anche il Milan ne sanno qualcosa. Ha vinto, due scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia , il Pallone d'Oro (unico italiano assieme a Rivera,Rossi e Cannavaro), secondo posto a Usa 94. Terzo posto ad Italia 90. Uno come Baggio, alla stessa stregua di Maradona nasce uno ogni mille anni. Baggio è stato il Maradona italiano e forse europeo. Se avesse vinto Usa 94, (memorabile in negativo il rigore sbagliato a Pasadena , in finale col Brasile), il paragone non sembrerebbe così improponibile e azzardato. I 207 gol fatti nel nostro campionato ne sono la testimonianza più viva. Baggio, buddista convinto, ha avuto sempre qualcosa in più. Ha militato nel Vicenza, nella Juve, nel Milan, nel Bologna, nell' Inter , e nel Brescia. Ha disputato tre mondiali. Un grandissimo.

Usa 94 ha rappresentato l'apoteosi per Roberto Baggio. Già vincitore nello stesso anno del "Pallone D'Oro", Baggio cominciò in sordina il suo Mondiale. Sacchi non lo vedeva bene. Infatto nella gara a fase a gironi contro la Norvegia , espulso il portiere Pagliuca, fu Baggio a cedere il posto al sostituto, dello scacchiere sacchiano. Baggio invei contro il tecnico romagnolo dicendogli: " Questo è pazzo".
Il mondiale di Baggio in pratica iniziò, negli ottavi di finale , in quel di Nigeria-Italia, ove non solo Roby, pareggiò le sorti della gara , quasi a tempo scaduto, ma riuscì su rigore , nei tempi supplementari a battere gli africani. Nei Quarti gli azzurri affrontarono la Spagna e sull' 1-1 , il "Divin Codino", servito da Signori, scartò il portiere Zubizarreta con un abile finta e insaccò il pallone in rete. Gli iberici stremati ammainarono bandiera bianca. Ma la più grande gara di Baggio , in nazionale fù quella contro la Bulgaria , che diede la finale agli azzurri. Baggio realizzò la prima rete , scartando con un'abile serpentina due giocatore bulgari, per poi infilare il portiere con un poderoso destro la palla nell'angolo più remoto della porta.Anche il secondo gol fu da antologia dopo uno scambio stretto con Albertini. Era la finale! Ad attendere Baggio era il Brasile. Il nostro era lievemente infortunato, ma lo stesso giocò tutta la partita che si protrasse fino ai rigori sullo 0-0. Qui Baggio, mandò il pallone alle stelle, e l'Italia all' Inferno! Un sogno bruciato, quello di diventare anche Campione del mondo.

(Pubblicato il 16/02/2010 da Alessandro Lugli | 0 Commenti )
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