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I Miti Del Calcio: Giuseppe Meazza


categoria | I miti del calcio

Giuseppe Meazza è nato il 23 Agosto del 1910 a Milano.
Nel 1924 viene tesserato dall'Inter . Nel 1927 esordisce in prima squadra segnando due gol nel torneo Volta di Como con la maglia dell' Ambrosiana. Due anni dopo gioca il suo primo campionato di serie A, vincendo la classifica dei goleador con 31 reti in 34 gare.
Nel 1930 debutta in nazionale contro la Svizzera, segnando anche due reti di pregevole fattura.
L'apice della carriera del "Pepin" nazionale fu nel 1934, quando gli azzurri di Vittorio Pozzo, fecero loro il mondiale, battendo in finale, a Roma, la Cecoslovacchia per 2-1.
Meazza è stato un vero prestigiatore del calcio, nel senso che possedeva grandi doti balistiche e riusciva spesso e volentieri ad entrare in porta con tutto il pallone, dribblando con abili finte, difensori e portieri avversari. Rivinse per altre due volte il titolo di bomber del calcio italiano, nel 1936 e nel 1938.
Fece anche imprese e gol clamorosi.
Nel 1930, a Milano, riuscì a segnare in tre minuti, tre reti.
In maglia azzurra riuscì invece a scartare due difensori avversari facendoli scontrare fra di loro dopo un' abile finta con la suola della scarpa ed insaccando poi con un bel tiro, la palla in rete. Fu davvero un grande gol. Nel 1938, in Francia , il grande Meazza bissò il titolo mondiale di quattro anni prima, battendo l'Ungheria per 4-2. Qui Meazza, nella semifinale contro il Brasile di Leonidas, segnò un altra rete delle sue.
L' arbitro, concesse un rigore a favore dell' Italia, e mentre Giuseppe, si accingeva nel tirarlo, si ruppe l'elastico che sosteneva i pantaloncini.
Il nostro non si perse d'animo e ugualmente realizzò il penalty tenendosi con le mani l' indumento e spiazzando persino il portiere con un tiro dei suoi.
Lo stesso Meazza ebbe modo di dire che " tutti mi vennero incontro ma solo per nascondermi dalla folla mentre mi cambiavo i pantaloncini e non per congratularsi".
La sua ultima gara con l'Ambrosiana-Inter è datata 1948.
Meazza ha totalizzato 365 gare con 248 reti , vincendo due scudetti, e una coppa Italia.
Muore nel 1979 a Rapallo, vittima di un male incurabile.
Lo Stadio di Milano, nel quale giocano il Milan e l'Inter è intitolato proprio a questo straordinario campione. 

 

(Pubblicato il 25/02/2010 da Alessandro Lugli | 0 Commenti )